Autonome Provinz Bozen

Provincia Autonoma di Bolzano
Abteilung 28 Ripartizione 28
Natur, Landschaft und Raumentwicklung Natura, Paesaggio e Sviluppo del Territorio
Kategorie Bezeichnung Kartei Nummer
categoria denominazione num. cartella
NDMH Naturdenkmal: hydrologisch Flitzer Eisenquelle
NDM108/G08
MONI Monumento naturale: idrologico sorgente ferrosa Valluzza
Rechtsgrundlagen
fondamenti giuridici
Art Nr. Datum Titel Amtsblatt Nr. vom Bemerkung
tipo num. data titolo bollettino uff. del nota
D.L.H. 131/V/81 04.01.1983 Genehmigung von landschaftlichen Unterschutzstellungen in der Gemeinde Villnöß 29 07.06.1983 Erstausweisung
D.P.G.P. Approvazione di vincoli paesaggistici nel Comune di Funes prima individuazione
Gemeinden Katastralgemeinde
comuni Comune catastrale
Villnöß Villnöß
Funes Funes
Forststationen
Stazioni forestali
Klausen
Chiusa
Örtlichkeit: St. Peter, Flitz.
Vom Weiler Flitz auf Weg Nr. 31a zur Quelle.
localitá: S. Pietro, Valluzza.
Dal piccolo villaggio Valluzza per il sentiero n. 31a alla sorgente.
Meereshöhe / altezza s.l.m. von (m) / da (m) 1550
bis (m) / a (m)
Charakteristic: Quelle
caratteristica: Sorgente
Beschreibung
descrizione
Aus der Studie "Südtiroler Quellfauna" (Biologisches Landeslabor, April 2006):

Die Quelle liegt in einem Bereich mit Felssturzablagerungen, die derzeit den ursprünglichen Quellaustritt im Fels bedecken und ein Austreten des Wassers an mehreren Stellen bedingen, Der Aquifer selbst ist aus der Formation des Brixner Quarzphyllites (Tone, Sandsteine und Vulkanite paläozoischen Alters, einfarbige graue und silbrige Schiefer mit weißen Quarzbändern), aus dem Waidbrucker Konglomerat, dem Bozner Quarzporphyr (basaltische Andesite, Dazite, Rhyodazite und Rhyolite) und aus dem Grödner Sandstein (fluviatile Ablagerungen des Oberperm) aufgebaut.
Das Wasser fließt aus einer Felskluft in einen ausgehöhlten Baumstamm, bildet dann kleine Rinnsale auf einer breiten und flachen Felsplatte und speist etwas weiter talwärts einen kleinen Bach. Die Felsen im Quellgebiet werden durch üppige Moosvegetation bedeckt. Einst wurde das Wasser dieser Quelle als Heilwasser für Magen- Darm-Erkrankungen in einem naheliegenden Bauernbad verwendet. Das Wasser wurde mit Beschluss der Landesregierung Nr. 3919 vom 16.10.2000 als Mineralwasser anerkannt.

Das Wasser der Quelle ist als sehr mineralreiches, eisen-, sulfat- und fluoridhaltiges Wasser klassifiziert. Es weist einen sehr hohen Mangan-, Zink und Aluminium- sowie Fluorid- und Kupfergehalt auf. Cadmium, Chrom und Brom sind in Spuren vorhanden. Ungewöhnlich sind der hohe Aluminiumgehalt, der niedrige pH-Wert und das vollständige Fehlen von Bikarbonat.
Die Zönose besteht quantitativ gesehen beinah ausschließlich aus Hornmilben (Oribatida). Die meisten Hornmilben leben semiaquatisch im Uferbereich von Wasserkörpern; sie sind sehr oft in Quellen anzutreffen. Die übrige Fauna besteht aus einzelnen Individuen verschiedener systematischen Gruppen. Erwähnenswert ist der Nachweis eines Pferdehaarwurmexemplars, da diese nur selten in alpinen Quellen anzutreffen sind.
Die chemisch-physikalischen Bedingungen des Quellbiotops sind sehr ungewöhnlich; das Wasser ist mit einem pH-Wert von 2,8 sehr sauer und weist einen extrem hohen Aluminiumgehalt auf, mit großen Ionen und Salzmengen. Unter diesen Bedingungen bildet sich ein limitierender Lebensraum aus, was durch die arten- und individuenarme Fauna bestätigt wird.
Dalla ricerca "Fauna sorgentizia in Alto Adige" (Laboratorio biologico, aprile 2006)

La sorgente emerge entro un deposito di frana di roccia che la ricopre e che fa sì che l'acqua sgorghi in varie zone dell'area. L'acquifero si sviluppa nella Formazione nelle Filladi di quarzo di Bressanone (argilliti, arenarie e vulcaniti di età paleozoica, scisti monocolori grigi e argentati con fasce di quarzo bianco), nel Conglomerato di Ponte Gardena, nella Piattaforma Vulcanica Atesina (andesiti basaltiche, daciti, riodaciti e rioliti) e nelle Arenarie di Val Gardena (depositi fluviatili del Permiano superiore).
L'acqua sgorga da una fessura nella roccia entro un tronco scavato, forma dei rivoli su una roccia larga e piatta, e poco a valle, alimenta un piccolo rivo. La roccia che si trova nell'area della sorgente è ricoperta di abbondanti muschi. In passato l'acqua di questa sorgente veniva utilizzata quale rimedio a disturbi gastrointestinali presso il vicino bagno rustico. L'acqua della sorgente è riconosciuta quale "minerale" dalla Delibera della Giunta Provinciale n. 3919 del 16.10.2000.

L'acqua della sorgente è classificata come acqua ricca di sali minerali, ferruginosa, solfata, fluorata. La concentrazione di ferro, manganese, zinco e alluminio è notevole, come pure quella di fluoruri e rame. La presenza di cadmio, cromo e bromo è discreta. Il valore molto alto di alluminio, il pH molto basso e l'assenza di bicarbonato la rendono un'acqua dalle caratteristiche insolite.
La cenosi è formata, in termini quantitativi, quasi esclusivamente da acari oribatidi (Oribatida). Per la maggior parte gli oribatidi sono elementi semiacquatici, che vivono sulle rive di corpi idrici; la presenza nelle sorgenti è frequente. Il resto della fauna è formato da qualche individuo appartenente a gruppi sistematici differenti. Va segnalato il rinvenimento di un esemplare di Gordioida, di cui sono rari i ritrovamenti in sorgenti alpine.
Le caratteristiche chimico-fisiche di questo ambiente sorgentizio sono assai peculiari: 'acqua è acida (pH 2,8) l'alluminio estremamente elevato, ioni e sali sono presenti in quantità considerevoli. Condizioni di questo genere creano un ambiente limitante tale da giustificare una povertà faunistica come quella riscontrata.
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